Pensieri circolari

se i pensieri vanno dritti spesso sbagliano mira

16/02/10

Oltre i cortei e le elezioni

Qualcuno pensa ancora che la degenerazione dell'Italia attualmente in corso possa essere fermata con cortei e elezioni.
Alla fine dell'ottocento i lavoratori, gli sfruttati di allora, hanno cominciato a capire che serviva un lavoro più profondo, di formazione e organizzazione, di diffusione delle conoscenze e delle basi etiche. Bisogna riprendere da allora ma evitando le derive ideologiche pur vaccinandosi dall'invadenza dei profittatori. Un lavoro lungo, di generazioni.
In questa maniera sono riusciti a mettere in discussione il privilegio dei ricchi su tutti gli altri. Ma con gli anni i ricchi hanno capito che dovevano organizzarsi per riprendere il predominio. Dopo un po' di tentativi mal riusciti (golpe Borghese) e di contraccolpi sfruttati al meglio (terrorismo) hanno sostenuto la Lega e Berlusconi, fatto la P2 e tutto il resto. Adesso tocca agli sfruttati riequilibrare le cose se non vogliono rimanere schiacciati per decenni

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23/10/09

Per mettersi in mezzo (10)

24/7/09
Non ho mai visto così tante albe una dietro l'altra. Mi è capitato di vederne una ogni tanto ma raramente due di seguito. Qui ogni giorno vedo l'alba, alla faccia di “Ecce bombo”.
Oggi io e Miki torniamo nel posto dove sono arrivati i coloni mascherati. Andiamo di nuovo ad accompagnare i pastori.  Questa volta però passiamo per la “bypass road” che è più rapida ma potrebbe fermarci la polizia. Quando arriviamo in zona mi prendo una storta e comincio a zoppicare. Mi faccio un massaggio e la caviglia ricomincia a funzionare normalmente. Meglio così, non avrei voluto essere di impiccio. Cerchiamo il gregge ma nel solito posto non c'è. Io sento un belato nella direzione della volta scorsa ma andando lì non troviamo niente. Mi infastidisco perché Michele non sembra credere che abbia sentito il belato ma poi risulta che ha ragione lui e probabilmente io ho sentito l'eco di un belato in quella direzione.
Raggiungiamo il gregge e troviamo tre ragazzini a pascolarlo. Sanno parlare un pochino di inglese e così' riesco a scambiare qualche parola.
La prima cosa che mi chiedono, ovviamente, è il nome. Poi da dove vengo e mi rendo conto che quasi nessuno da queste parti, palestinesi o israeliani, ha mai sentito parlare di Genova. Eppure io conosco benissimo cittadine come Ramallah o Hebron ma purtroppo non le conosco per le loro bellezze turistiche.
Il passo successivo è di chiedermi come si chiama mio padre. Non penso di aver citato il nome di mio padre tanto volte negli ultimi venti anni, neppure in occasione della sua morte. E poi mia madre. L'ordine è sempre quello: io, padre, madre, fratelli, moglie, figli. Gli chiedo i loro nomi e poi la loro età. Quella a me non la chiedono quasi mai, forse per discrezione. Mi dicono che hanno tutti e tre 14 anni. E' dalle 7 di stamattina che stanno accompagnando .il gregge del loro padre e ne avranno per almeno 3 o 4 ore. Mi domando se dicessi ai miei figli di andare con il gregge nel sole torrido in una valle sassosa e spoglia per 3 ore a pascolare il mio gregge cosa mi direbbero. E forse giustamente. Ma questi ragazzini non sembrano arrabbiati, stanchi, annoiati. Anzi, sorridono spesso con un sorriso ampio e disteso. E' una cosa che fa effetto notare l'allegria di questi bambini rispetto all'apatia dei nostri. Quante volte sentiamo dire dai nostri figli “non so cosa fare” pur avendo dei magazzini di giochi accatastati nelle loro stanze mentre questi bambini che vengono nel nostro cortile per farsi dare le bottiglie di plastica dell'acqua per andarci a giocare per strada sorridono sempre allegri, sempre pronti a fare una corsa o a chiamare un altro bambino. Sicuramente qui i piccoli sono messi peggio, le prendono da tutti e con poca finezza, ma gli adolescenti sono attivi, intraprendenti, scaltri, proprio quello che serve alle società occidentali per riuscire a sopravvivere.
Noto che quando le pecore si attardano su uno dei cespugli e concentrate a destreggiarsi tra le spine perdono il contatto col gregge, quando se ne accorgono prima di tutto si riuniscono al gregge e solo dopo ricominciano a mangiare. Quanto è rassicurante il gruppo di appartenenza, anche se accompagna al mattatoio.
Anche gli animali qui le prendono da tutti. Faranno anche una vita brada e sana, ma prendono botte da tutti per qualsiasi motivo. Mi viene da pensare alla mitologia dell'allevamento ruspante che sento fare da ecologisti nostrani. Potessimo intervistare una pecora palestinese e una pecora nostrana chiedendogli chi è più soddisfatta tra quella nostrana messa all'ingrasso in una vita insulsa o quella palestinese sfiancata da una vita dura chissà cosa verrebbe fuori. O forse basta fare la stessa domanda ai relativi proprietari.
Tornando a casa ci ferma la polizia. Ci chiede da dove veniamo e poi i passaporti. Ci chiedono se stiamo andando al villaggio. Scopro poi che Miki ha già incontrato lo stesso poliziotto nero in un precedente controllo proprio nel villaggio. Ci facciamo identificare senza fare tante storia. Quando gli chiedo se ci sono problemi mi dicono che è un controllo di routine. Chissà se mi daranno più il permesso per tornare in Palestina?
Nel pomeriggio arrivano Ale e Fede. Tornerò domani con loro dopo una giornata che si preannuncia molto movimentata.

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13/07/09

Armi leggere

Se i nostri governi si interessassero del bene dei loro cittadini avrebbero un comportamento diametralmente opposto a quello che tengono, soprattutto per quanto riguarda le armi e gli armamenti.

Alle minacce alla vita dei loro cittadini non rispondono in relazione alla pericolosita' ma a criteri molto piu' perversi che mischiano interessi personali e consociativi, fobie e pigrizie.
Non vorrei sembrare macabro con una contabilita' di morti ma penso che aiuti a riflettere.
I governi occidentali stanno restringendo perfino i diritti fondamentali con la scusa del terrorismo internazionale che per ora in Italia non ha fatto vittime e che, almeno finora e negli altri paesi europei, ha fatto qualche centinaio di morti.
Allo stesso tempo non fanno quasi niente, non limitano neppure la velocita' delle macchine che ha dimostrato poter ridurre notevolmente il numero di morti (e feriti) sulle strade che solo in Italia arrivano ad essere 6/7.000 all'anno.
Discorso analogo e' quello delle armi leggere che ogni anno procurano qualche centinaio di morti in Italia e proporzionalmente molto di piu' nei paesi in cui l'uso delle armi non e' regolementato. A partire dai cacciatori (o anche passanti) uccisi o feriti nelle battute di caccia, per arrivare ai banditi (e passanti) colpiti da armi "regolermente detenute", e finire con coloro che, come si e' visto in varie occasioni, pensano di difendersi con pistole e fucili e quello che alla fine ottengono e' solo di morire, uccidere e spargere dolore ovunque.

Forse anche le armi della polizia sono di troppo (ai tempi in cui i bobbies di Londra giravano disarmati la delinquenza londinese era molto meno pericolosa) ma sicuramente proibire le vendita di armi leggere ridurrebbe drasticamente il numero complessivo di morti e feriti senza ridurre la sicurezza complessiva ma, al contrario, aumentandola. E se qualcuno si diverte tanto a sparare a qualcosa vorra' dire che sara' costretto a farsi passare la voglia dedicandosi ad altre attivita'.
Penso che sia una "costrizione" che val la pena di imporre per il bene di tutti, pur avendo l'attenzione di aiutare chi campa di armi a trovare un altro sistema per viviere, perche' anche se la Repubblica si basa sul lavoro deve essere un lavoro che non danneggi altri.
Per cui è un vero peccato il rultato del referendum brasiliano per l'eliminazione del commercio di armi. Una eventuale abolizione in Brasile avrebbe potuto convincere anche qualcuno che puo' in Italia a cominciare a pensare cosa far fare d'altro agli armaioli della Val Trompia, e come evitare il dolore che le armi in circolazione in Italia ogni anno provocano.

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18/01/09

Cose che esistono e cose di cui si ha bisogno

La buona notizia è che non ho bisogno di Berlusconi, la cattiva è che certe cose esistono anche se non ne ho bisogno.
La cattiva notizia è che al buio la patata non si vede. La buona è che ci sono altri modi per trovarla.
La cattiva notizia è che a volte sento il bisogno di un po' di gnocchi, la buona è che gli gnocchi esistono anche se non ne abbiamo bisogno.
La cattiva notizia è che ci sono persone che pensano che ciò che esiste sia per soddisfare i loro bisogni, la buona è che le cose esistono a prescindere dai bisogni degli uomini.
La cattiva notizia è che forse Dio ha bisogno degli uomini per realizzare il suo progetto, la buona è che Dio forse ne può fare a meno.
La cattiva notizia è che ci sono persone che confondono Dio con la Chiesa, la buona è che Dio non ha bisogno della Chiesa per esistere.
La cattiva notizia è che ci sono cose di cui abbiamo bisogno che non esistono, la buona è che esistono cose belle non solo per soddisfare i nostri bisogni,

Trovo molto infantile la visione di Dio come risposta ad un bisogno. Dio non esiste per soddisfare un bisogno dell'uomo, eventualmente potrei pensare che l'uomo esiste per soddisfare un bisogno di Dio, sempre che Dio possa avere bisogni. Se esiste Dio, esiste perché esiste. E anche l'uomo. Al massimo Dio può esistere per soddisfare il bisogno di sapere, per spiegare la realtà, come il bosone di Higgs
Il bosone di Higgs è una particella che non è stata mai rilevata ma che permetterebbe di descrivere una teoria fisica compiutamente. Ma perché certi scienziati ritengono plausibile l'esistenza del bosone di Higgs che non è mai stato osservato e la cui esistenza è stata concepita per pura speculazione per dare spiegazione a certi comportamenti della materia altrimenti inspiegabili scientificamente e non ritengono plausibile l'esistenza di Dio che non è mai stato osservato ma che spiegherebbe molti fatti non altrimenti spiegabili scientificamente?

Purtroppo di solito le persone hanno un concetto di Dio che è quello ricevuto nel catechismo da durante la loro infanzia o peggio nella sua deformazione ricevutane da persone che confondono Dio con la Chiesa.
Ci sono persone che ce l'hanno con Dio perché ce l'hanno con le Chiesa. Un po' come se la gente dicesse che la Costituzione fa schifo perché c'è Berlusconi al governo.
Non viene fatto il passaggio da una immagine infantile e semplificata (e spesso semplicistica derivante da una deformazione magari anche interessata fatta dalla Chiesa) a comprendere cosa potrebbe essere veramente quel Dio di cui si sente parlare. Come se quelli che avevano un professore di fisica che spiegava male la fisica concludessero che le leggi della fisica sono sbagliate.

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