Foglio di collegamento n. 40 del gruppo

Democrazia e Partecipazione

NetWork n.40 in formato Word 2

Questo numero
Cacciate o grano
Spedizioni pericolose
Il primo giorno
Astensione
Vicepresidenti
Paghi 14 prendi 3
Gruppi e gruppi
Internet
Le regole del gioco
Nuova sede
Sviluppo di Bottega
Arrivederci 1
Arrivederci 2
Conseguenze inevitabili
Liberamente
Striscia l'impudicizia
Educatori
Ricapitolando

Questo numero
Questo numero è un esperimento editoriale. Stiamo andando senza rete. La spedizione ai soliti 350 indirizzi questa volta sarà un investimento, oltre che di tempo, anche in denaro.
Tutto per ora è una novità, anche per noi. Cerchiamo di continuare la navigazione nei meandri del Comune senza perdere la rotta. Per ora siamo già riusciti a perdere il numero di dicembre per cui questa volta NetWork è più lungo del solito, speriamo non lo sia troppo.
Buon Anno.

Cacciate o grano
Questo mese riusciremo a farvi arrivare NetWork a spese della cassa di DeP. Dopo aver aspettato più di un mese per vedere se era possibile spedirlo tramite il gruppo consiliare "Noi per Sansa per Genova", di cui è membro Franco Barchi, alla fine ciò è stato impedito, come leggerete in seguito. Speriamo che le relazioni all'interno del gruppo della lista Sansa si stabilizzino in maniera un po' migliore di come si sono instaurate all'inizio. La vicenda della scelta dei segretari del gruppo e altri episodi, tra cui la spedizione di NetWork fanno un po' temere.
Se si considera per di più che il gruppo consiliare della lista Sansa sembra avere intenzione di inviare un proprio "bollettino", diventa ancora più difficile ipotizzare un invio mensile di NetWork da parte di tale gruppo.
Nel frattempo vi chiediamo uno sforzo che vi e ci assicurerà la possibilità di continuare a spedirvelo: vi chiediamo di versare 15.000 lire per un anno o almeno l'equivalente delle fotocopie e del francobollo per i numeri che ricevete, sempre che non l'abbiate fatto negli anni passati. Il versamento potrà essere fatto tramite i riferimento che troverete in fondo. Se poi riusciremo ad inviare NetWork in maniera meno costosa, se non gratis, vedremo di restituirvi il mal tolto oppure vi chiederemo come usarlo, promesso.
Non pretendiamo che siate immediati ma quasi: se entro la spedizione del numero di febbraio non avremo ricevuto il vostro contributo e non potremo usufruire della spedizione tramite i gruppi consiliari potrete leggere NetWork solo tramite Internet all'indirizzo che trovate in fondo.

Spedizioni pericolose
Come vedete il numero di gennaio di NetWork vi arriva in febbraio. Non è colpa della posta ma dei membri del gruppo consiliare "Noi per Sansa per Genova". Anche se buona parte dei pezzi erano già pronti a dicembre per essere spediti coi fondi di DeP, Franco Barchi ci ha proposto di attendere per vedere come fosse possibile spedirlo tramite il gruppo consiliare di cui fa parte, come altri consilieri comunali eletti come indipendenti fanno dai gruppi a cui appartengono. Alla fine ci si è visti per fare quello che un tempo facevano i segretari del gruppo consiliare DeP e abbiamo preparato la spedizione completamente, lasciando le buste, già pronte per l'invio, negli uffici della lista Sansa. Per essere precisi e permettervi di valutare meglio i fatti, vi diciamo che le copie erano identiche a questa che avete ricevuto eccetto che per le minime correzioni apportate al pezzo precedente, a questo pezzo che è stato aggiunto e a tre pezzi su il convegno per Ghandi, un incontro del gruppo di Piccapietra e un incontro sulla Bicamerale che quando riceverete NetWork saranno già passati. Siete perciò in grado di valutare il contenuto della precedente versione.
Qualcuno, però, leggendo le copie in ufficio ha pensato che non fosse opportuno permettere tale spedizione, per cui ha contattato Giuliano Boffardi che a sua volta si è rivolto al capogruppo Marco Evangelisti. Questi ha telefonato a Franco Barchi dicendogli che non era possibile spedire quelle copie dal gruppo consiliare. Dopo di che, non è chiaro per ordine o mano di chi, le copie già pronte per la spedizione sono perfino finite nei rifiuti.
Perciò siamo stati costretti a rifare, tutto coi soldi di DeP, il lavoro già fatto. Alla faccia della libertà di pensiero e di critica.

Carlo Schenone

Il primo giorno
Il primo consiglio comunale si è svolto con animazione e qualche curiosità. A parte Pericu che con un lapsus freudiano ha solennemente comunicato che il vicesindaco sarebbe stato Claudio Bur...Montaldo, facendo seguire una pausa di imbarazzo che ha fatto più rumore dei colpi di tosse e delle risate dei presenti, altri episodi hanno colorito la seduta.
Come primo atto era prevista l'elezione del presidente del Consiglio Comunale. Con una manfrina da commedia dell'arte, il PDS ha proposto di eleggere Marco Evangelisti, capogruppo della lista Sansa, dicendo che era un segno di riguardo nei confronti delle opposizioni, anche se Evangelisti aveva già fatto loro sapere che avrebbe rifiutato. La lista Sansa aveva già proposto come Presidente Giuliano Boffardi ma il veto di Rifondazione, che non poteva accettare un tale onore per chi in passato aveva "tradito" il partito perché poco "fedele alla linea", ha impedito al resto della maggioranza, che in buona parte era favorevole, di eleggerlo. Dopo di che hanno fatto proporre a Guerello, capogruppo obtorto collo dei Popolari, Aleandro Longhi, sanguigno ex assessore del PDS, troppo vicino a Sansa per essere riconfermato ma troppo votato per essere ignorato: l'uomo ideale per rispondere per le rime, invece di assorbirne l'irruenza, quando i Marenco e i Castellaneta urleranno insulti e grida nel Consiglio. Nonostante il Polo, eccetto Castellaneta, fosse confluito sul nome di Boffardi la maggioranza (31 su 51) ha votato compatta per Longhi, lui compreso.
In seguito, dopo la presentazione del programma da parte del Sindaco, ci sono stati gli interventi delle forze politiche. Nonostante Evangelisti avesse fatto un durissimo attacco, Franco Barchi ha annunciato l'astensione della lista Sansa con la dichiarazione di voto che segue.

Astensione
Il nostro gruppo si asterrà sul programma e sugli indirizzi generali.
Il senso della nostra astensione deriva dal rispetto di un atto così importante che è il corpo fondamentale del patto, giurato, che lega Lei, signor Sindaco, a tutti i genovesi.
Vogliamo riservarci anche il ruolo di chi richiamerà e controllerà lo spirito, la lettera e i tempi del programma.
Saranno sempre due i criteri che useremo per misurare la Sua azione: i contenuti e i metodi e fra i due non potranno esserci fratture.
La nostra astensione non è un voto tenero ma un modo per differenziarci anche dall'opposizione di destra, quindi, nessuna apertura di credito in bianco, forse solo un problema in più per Lei che avrà due opposizioni. Ci sono infatti nel suo programma argomenti che ci preoccupano come "la costruzione di grandi complessi edilizi" (pag. 17 al centro) che mi auguro non riguardino la nostra città, presagi di molte consulenze e solo accenni, senza troppa convinzione, alla necessità di una cintura verde per Genova che darebbe ossigeno, sotto tutti i punti di vista, ai quartieri soprattutto a ponente.
Sono solo pochi esempi e non proseguo perché non è il momento di una disamina puntuale.
Consideri il nostro voto come una riserva di giudizio sugli atti e comunque tenga conto che è un fatto , non parole ma un fatto, che per noi la campagna elettorale è finita, auguro pertanto al consigliere Benvenuti di poter uscire, anche lui, dalla campagna elettorale, con i fatti e non a parole: l'elezione del Presidente Longhi, non per la persona ma per il metodo con cui è stata gestita, ha dimostrato, infatti, scarsa coerenza tra le parole e i fatti.

Franco Barchi

Vicepresidenti
Oltre a Longhi come Presidente del Consiglio Comunale, sono stati eletti anche i Vicepresidenti: uno per la maggioranza e uno per l'opposizione. Oltre a Raffaella Della Bianca, di Forza Italia, che negli anni passati ha collaborato con Giuliano Boffardi ad affrontare i problemi del ponente cittadino cercando di superare le divisioni ideologiche ma riflettendo sui problemi concreti, è stato eletto anche Antonio Bruno, eletto per l'Altro Polo tra le file di Rifondazione. Dall'asfalto delle manifestazioni contro la Mostra Navale Bellica alla poltrona della presidenza di Tursi. Avendo partecipato a vari incontri facilitati con le cosiddette "tecniche training" che consentono una reale partecipazione dei presenti, speriamo che sappia adottarle anche per facilitare i lavori del Consiglio Comunale. Per ora pare che si limiti ad inviare messaggi via Internet sulla morte di Danilo Dolci firmandoli come Vicepresidente del Consiglio Comunale di Genova.

Paghi 14 prendi 3
Nessuno accetterebbe di andare al supermercato con una simile "offerta" eppure Pericu lo ha fatto: su 14 assessori ha potuto sceglierne solo 3. Gli altri li hanno scelti i partiti per lui. Non è che ha scelto lui tra uomini di partito, ma si è preso quelli che venivano indicati, al massimo in una piccola rosa, dai singoli partiti.
Come inizio non si può certo dire che è un bell'inizio, a prescindere dalle competenze e dalla capacità di ogni singolo assessore. Vedremo adesso se le scelte saranno state valide o solo guidata da convenienze interne ai partiti per equilibrare le correnti o peggio per assecondare interessi nascosti.

Gruppi e gruppi
Come leggerete sia Pier Scotto che Valeria Magliano non saranno più i "nostri segretari", non tanto perché non saranno più "nostri" quanto perché non saranno più i segretari.
Già subito dopo le elezioni Pier aveva deciso di lasciare i gruppi consiliari per trasferirsi presso altri servizi. Valeria invece aveva dato la disponibilità a continuare a fare la segretaria del gruppo della lista Sansa in cui era stato eletto Franco Barchi.
Quando si è trattato di decidere le due persone da far lavorare in segreteria, però, questa disponibilità presentata da Franco Barchi agli altri consiglieri è stata del tutto ignorata. Sono così state scelte le altre due persone (una presentata da Boffardi e l'altra da Cosma) senza che venissero presentati motivazioni particolari, se non il fatto che quelle due persone erano state presentate da due persone più "importanti" di Franco Barchi, neo consigliere comunale.
Se considerate che la segretaria presentata da Boffardi durante la campagna elettorale andava deprecando anche con forti parole il fatto che Sansa si fosse candidato assieme alla sua lista si può capire con quanta attenzione è stato affrontato il problema. Per altro la persona presentata da Cosma ha poi rinunciato lasciando quindi il suo posto libero
Purtroppo, però, i "nostri segretari" avevano lavorato "così male" che, a parte le attestazioni di stima e ringraziamento per la correttezza nello svolgere il loro lavoro riconosciute in varie occasioni, anche formali, da parte degli ex consiglieri del gruppo misto come Franco Bampi e Lionello Ferrando, Valeria Magliano è adesso a fare da segretaria all'assessore Pinotti e Pier è passato nella segreteria dell'assessore Seggi.
Probabilmente però da adesso i segretari degli altri gruppi consiliari avranno anche qualche problema in più a trovare qualcuno che li aiuti a trovare una delibera o a far funzionare il calcolatore.

Internet
Dopo gli accenni della volta scorsa vi raccontiamo un po' meglio la presenza del gruppo su Internet.
Grazie al fatto che con Geocities è possibile avere gratuitamente un indirizzo di posta elettronica e lo spazio per avere delle pagine Web (cioè delle pagine consultabili tramite Internet) (se vi interessa visitati il sito http://www.geocities.com), il gruppo può essere raggiunto tramite Internet molto facilmente tramite i riferimenti che trovate in fondo. Se avete da inviarci un testo, un documento o in generale un file potete spedircelo tramite posta elettronica anche come allegato (attachment). Se non conoscete più di tanto il gruppo potete averne una descrizione (anche in inglese) visitando la pagina principale (home page) e le pagine collegate (link).
Al momento attuale, oltre alla descrizione sommaria delle attività del gruppo, è possibile recuperare tutti i numeri di NetWork (in formato Word 2 che è leggibile da praticamente tutti i programmi di trattamento testi) e rispondere ad un questionario per darci informazioni o suggerimenti. Ci farebbe piacere che chi può accedere a Internet visitasse il nostro sito e lo utilizzasse anche per farci avere le sue osservazioni e critiche. Rispondendo al questionario, se ci lasciate il vostro indirizzo di posta elettronica, vi terremo informati sulle attività del gruppo.
Avremmo intenzione di fare diventare queste pagine (nei limiti dello spazio gratuito a nostra disposizione) uno spazio aperto dove è possibile facilmente recuperare e fornire informazioni.
Siete ovviamente invitati a mettervi in contatto con noi, non necessariamente per posta elettronica, anche per vedere se è possibile darvi la possibilità di accedere ad Internet a costi ridotti.
Ci farebbe piacere avere un indirizzario Internet tipo quello a cui facciamo arrivare NetWork per fare arrivare a cadenza circa settimanale alcuni aggiornamenti o notizie urgenti che non c'è tempo di far avere tramite NetWork, oltre ad avvisarvi appena saranno disponibili su Internet i prossimi numeri di NetWork. Anche per queste comunicazioni cercheremo di essere il più essenziali possibile (come è in genere nel nostro stile) distinguendo nel caso le informazioni dai commenti.

Le regole del gioco
Discutendo del come continuare l'esperienza di DeP si è pensato di definire un po' meglio i criteri con cui verrà confezionato NetWork. In questo modo sarà più semplice e chiaro per tutti collaborare a far circolare le informazioni. Pensiamo sia utile presentarle a chi queste regole subirà come lettore, anche per ricevere suggerimenti, osservazioni ma anche conferme sul lavoro fatto finora.
1) I testi da inserire dovrebbero essere normalmente al massimo poco più di una pagina di NetWork (cioè circa una cartella dattiloscritta).
2) I testi, almeno quelli che non si limitino a riportare informazioni, vengono inseriti firmati.
3) I testi vengono inseriti precisamente come vengono presentati, senza neppure correzioni di grammatica.
4) Lo stile è simile a quello di una agenzia di stampa, riducendo al minimo l'indulgenza verso la grafica. Non ci sono quindi figure (se non indispensabili) per ridurre l'uso di carta e il costo della spedizione.
5) Nel testo, dopo l'indice e il sommario del numero, vengono inserite prima le notizie relative alla vita istituzionale del Comune, poi le informazioni varie di eventi o fatti che difficilmente trovano canali per essere comunicati ed alla fine i commenti e le opinioni delle persone.
6) Nel caso di interventi critici sul gruppo o su NetWork, che verranno pubblicati anche senza richiederlo espressamente, si eviterà di allegare la ramanzina nel numero stesso in modo da lasciare al lettore il tempo e il modo per informarsi e capire, se interessato. Al massimo verranno date alcune indicazioni per correggere eventuali errori oggettivi riportati nella critica. Nel caso la risposta sarà nel numero successivo.
7) Ci sarà il massimo impegno per far arrivare NetWork ogni mese, anche se magari non sempre nello stesso periodo del mese. Gli interventi perciò possono essere inseriti nel mese successivo o perché l'inserimento richiederebbe un eccessivo ritardo nella spedizione o per non "sforare" il numero di facciate che, per semplificare la spedizione, normalmente potranno essere 4, 8 e saltuariamente 6 o 12.

Nuova sede
L'Associazione "LiberaMente", nata come continuazione dell'esperienza politica del Comitato per l'elezione di Sansa, ha cambiato sede. Il nuovo indirizzo è V. S.Lorenzo 12/8A. Il numero di telefono è rimasto uno dei precedenti (2475411) e funziona anche da fax. L'ufficio rimane aperto dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. La riunione dell'Associazione si tiene tutti i martedì alle 21 (puntuali perché il portone deve rimanere chiuso).

Sviluppo di Bottega
Sono in partenza le lettere rivolte a soci e volontari della Cooperativa a r.l. La Bottega Solidale per la convocazione del Forum e della Assemblea, che avranno per oggetto il prossimo progetto di sviluppo della cooperativa ed il trasferimento della sede di via Vannucci in centro. Il Forum avrà il compito di sviluppare una discussione preliminare alle decisioni che dovranno essere prese in assemblea e si terrà nel teatrino di S. Siro il 16 di febbraio dalle ore 18 alle 23. Mentre la assemblea si terrà nella stessa sede, in seconda convocazione, il 25 febbraio alle ore 21. Si tratta di un momento davvero importante nella vita della cooperativa, è importante che il coinvolgimento dei soci e dei volontari rappresenti un livello alto di espressione della democrazia interna.

Luigi Macciò

Arrivederci 1
Mi è stato richiesto di scrivere una specie di commiato in conclusione dei quattro anni di lavoro alla segreteria del gruppo DeP e, sinceramente, non so bene da che parte cominciare. Innanzitutto vorrei esprimere a tutti, sia agli amici del gruppo DeP a cominciare da Carlo Schenone, sia ai lettori di NetWork, che in molte occasioni ho avuto modo di contattare, la mia personale gratitudine per l'opportunità che ho avuto di arricchire le mie conoscenze personali e le mie capacità professionali, in un contesto, quale è purtroppo fino ad oggi il Comune, assai povero di stimoli per chi ci lavora. La filosofia del gruppo, di tutti quelli che ci hanno lavorato, a diversi livelli, mi ricorda l'espressione "I care" (mi interessa) che Don Milani usava per indicare la necessità di una apertura a tutto campo verso la realtà che ci circonda. Nel suo piccolo il gruppo consiliare si è interessato a tutte le attività dell'Amministrazione Comunale (dall'urbanistica, ai servizi sociali, alle scuole, all'abbattimento delle barriere architettoniche, all'organizzazione del personale, all'informatica ecc.) e non solo (chi ha organizzato operativamente a Genova la manifestazione contro i test atomici a Mururoa?). In tutto questo il ruolo dei segretari, è stato tutt'altro che formale o imparziale: abbiamo discusso, studiato, mediato, contestato, abbiamo contattato gli uffici, chiesto informazioni, abbiamo elaborato proposte, emendamenti, compilato interrogazioni e ordini del giorno: in poche parole abbiamo partecipato. Che altro posso dire? Spero che questa idea di partecipazione non si perda, spero che le persone elette nel nuovo Consiglio Comunale che credono "nei valori della solidarietà, della pace, della giustizia sociale, della difesa ambientale" (come recita il programma Città Sostenibile) possano lavorare se non nello stesso gruppo consiliare almeno in sintonia, spero soprattutto che cerchino il contatto e la collaborazione di tutti quelli che stanno al di fuori delle istituzioni, per non restare pesci fuor d'acqua e per non diventare pesci in barile. Ciao e auguri!

Pier Scotto

Arrivederci 2
Carissimi, mi associo a Pier nel ringraziare sentitamente tutti coloro con i quali ho collaborato in questi anni. L'esperienza che termina mi ha dato a livello personale moltissimo; avere la possibilità di affezionarsi al proprio lavoro e giocare un ruolo nel quale si crede, all'interno di un'amministrazione comunale è tutt'altro che scontato. Credo di essere stata molto fortunata! Me ne vado sicuramente con un po' di amaro in bocca. Tengo a sottolineare che cambierò ufficio non per volontà mia. Infatti, sentivo la responsabilità di continuare ad essere segretaria del gruppo consiliare che si sarebbe fatto carico di portare avanti la nostra esperienza e di mettere a disposizione anche degli altri consiglieri della lista "Noi per Sansa per Genova" l'esperienza che ho acquisito. Sarei dovuta arrivare a compromessi difficili per me, ma lo avrei fatto. Pare però che ci siano doti più importanti dell'esperienza per un segretario di un gruppo consiliare: quelle di essere non un "tecnico" ma soprattutto un "politico", una persona cioè di stretta fiducia e possibilmente poco brillante di luce propria ma solo ed esclusivamente di luce riflessa. Avrei posto il massimo impegno ad essere imparziale, sicuramente però non avrei smesso di pensare con la mia testa: è stata questa forse la preoccupazione che ha fatto optare per una scelta differente chi, all'interno della lista Sansa, pensa di avere maggiore voce in capitolo. Mi dispiace molto, inutile a dirsi, sia per chi sarà segretario dopo di me e dovrà ricominciare da capo per imparare a muoversi ed a districarsi nel marasma amministrativo, sia per il gruppo che forse non avrà la possibilità di avere la stessa libertà di movimento di prima, sia per il "nostro consigliere preferito", Franco Barchi, per il quale prevedo una vita non facile. Da parte mia, continuerò a collaborare come membro del gruppo, forse più liberamente di prima e con un po' più voglia di "mordere". Auguri a tutti.

Valeria Magliano

Conseguenze inevitabili
E così, alla fine, ha vinto Pericu. Tutto come previsto. Se non fosse che quasi un genovese su due ha preferito non presentarsi al secondo turno, che è bastato un urlatore per mettere in crisi e rischiare di battere l'Ulivo (dopo aver prima liquidato il Polo), che gli ottimistici sondaggi che vedevano Sansa al ballottaggio sono stati rovesciati. Democrazia e Partecipazione è riuscita, con fatica e una buona dose di bicarbonato, indispensabile per digerire manciate di rospi, a portare in consiglio comunale Franco Barchi, all'interno di un gruppo che si presenta come un'allegra brigata, in cui sembra difficile trovare elementi unificanti ed è invece immediato il senso di incompatibilità con uno dei suoi componenti.
Per riflettere su che cosa potrà fare Franco a Tursi, credo sia fondamentale fare un passo indietro e ripensare alla campagna elettorale. DeP si è schierata con Sansa, e credo che non sia una scelta da rinnegare. C'erano uno stile di governo, una prevalenza dell'etica nella politica, nei cromosomi di Sansa, che andavano difesi. E poi, dietro alla sua liquidazione non c'era soltanto una questione di forme. Mai come in quell'occasione la forma nascondeva un contenuto inaccettabile.
Ho perso buona parte della campagna elettorale. Avevo lasciato un Sansa che, finalmente, aveva sciolto il suo dubbio (un po' stucchevole) e con il cenacolo dei suoi seguaci, da cui DeP è sempre stata esclusa, si preparava al confronto. Sono tornato, dopo quasi un mese, ed il primo impatto è stato inquietante. È bastato un semplice spot, di un paio di minuti, su una tivù privata, per intuire che qualcosa non quadrava. La campagna elettorale era diventata una battaglia "contro". Da una parte il buono, duro e puro, dall'altra il terribile Pericu, il socialista. Non una parola sulle idee, sui programmi, non un esame di coscienza sulla giunta, onesta ma non certo impeccabile. Ho utilizzato, comunque, gli ultimi giorni a disposizione per cercare di convincere tutti a votare Sansa, ho distribuito i volantini, ma soprattutto per Franco, perché l'esperienza di DeP potesse continuare.
Incassata la sconfitta, è venuto il bello. Sansa lo aveva detto: non darò indicazioni di voto. In fondo, un ragionamento accettabile (non sono un leader di partito, gli elettori ragionano autonomamente) ma con un profondo vizio politico. L'uomo che si era nominato autorappresentante del "vero" Ulivo, ovvero della formazione di centro sinistra nata per battere le destre, non poteva dirsi equidistante tra Pericu e Castellaneta. Ma forse era l'inevitabile epilogo di una campagna elettorale di quel tipo. Dopo aver detto per due mesi che Pericu è un disonesto, appoggiato da farabutti (ma no erano quelli che governavano con Sansa?) non restava che il silenzio. Un silenzio che però ha smascherato molti dei sostenitori della lista. Diciamolo, gente di destra, contro il PDS e contro i partiti tout-court che ha certamente votato Castellaneta. No, in verità c'erano anche quelli della sinistra PDS, ma non meritano particolari riguardi. Ora in molti vogliono far nascere il movimento dei sansiani. Si chiamerà "LiberaMente" e finirà come tutte le decine di associazioni analoghe sparse in Italia. Se lo tengano, magari con l'alta benedizione di Cosma.
Già, a proposito. Che fare con il gruppo consiliare? Immagino e spero che si sfaldi subito. Non credo però che sia un problema. Accadrà inevitabilmente. Franco è in posizione privilegiata: è all'opposizione e potrà votare ogni delibera secondo coscienza. E, soprattutto, secondo le riflessioni che matureremo all'interno di DeP. L'unica disciplina di partito tollerabile si chiama democrazia.

Alberto Puppo

Liberamente
Nella prima riunione post-ballottaggio del gruppo di persone che ha lavorato per la rielezione di Sansa a Sindaco, tutti in platea con Sansa, Boffardi, Cosma, Evangelisti e la Fasolini sul palco, si è concretizzata l'idea di costituire una associazione culturale-politica.
È stata presentata una bozza di statuto redatta da Boffardi basata sullo statuto di Italia Democratica, l'associazione fondata da Nando Dalla Chiesa a Milano.
Dagli interventi è venuta fuori la necessità di avere anche un "manifesto" politico (come lo ha chiamato Sansa) che metta in evidenza le linee guida dell'azione.
Quando si è trattato però di intervenire sul merito delle proposte, alla mia osservazione che negli scopi non era evidenziato il valore della legalità, mi è stato opposto quasi con fastidio che era considerata implicita, anche se negli stessi scopi erano elencate cose che forse non erano altrettanto scontate come il valore della libertà individuale.
Al momento di formare il gruppo per la stesura della bozza del "manifesto" politico è stato inizialmente proposto che ogni persona presentasse un nome ma alla fine ci si è limitati a costituire un gruppo formato dai nomi indicati dalle "persone importanti". Tra 13 persone non ne è stata indicata neppure una di DeP, se si esclude una che a volte ha collaborato con noi e che ha dovuto subito declinare per incompatibilità con altri incarichi da lei assunti.
Quando ho fatto presente che almeno l'assemblea in cui si sarebbe discussa la versione definitiva poteva essere preparata da qualcuno che non aveva lavorato sul testo in modo da essere sicuri che il testo poteva essere disponibile per tutti in tempo utile, Sansa per due volte ha ribadito che il luogo era già fissato e per mettere le sedie ci sarebbe stato sicuramente qualcuno "del comitato" nonostante io abbia cercato di far capire che preparare una assemblea di tale genere non vuol dire solo prenotare la sala ma tutto la preparazione del processo decisionale.
In conclusione devo ammettere che avrei sperato di non vedere così alla svelta ripresentarsi i meccanismi che hanno affossato le forze politiche che ho conosciuto. Rivedere i "capi" che decidono per i "giovani peones" con le decisioni prese da pochi e ratificate "per fiducia" dagli altri mi ha fatto rivedere le stesse facce sconcertate nei ragazzi che in questi mesi hanno passato ore e ore in P.za S.Matteo al comitato Sansa.
Forse sono comportamenti assunti solo per disattenzione o superficialità da persone che, convinte della necessità di "cambiare la politica", non hanno mai riflettuto sul come cambiarla e si limitano a rifare gli stessi errori che hanno portato all'instaurazione di questa politica. Non si chiede alle persone di partecipare alle decine di seminari, campi estivi e convegni a cui ho partecipato in questi dieci-quindici anni, assieme anche ad altri come Franco Barchi, per riflettere e studiare i possibili cammini che possano portare ad una rinascita della Politica. Almeno però si può cercare di avere una maggiore attenzione verso chi, seppure più giovane, ha sicuramente molte cose da dire, se non altro per aver vissuto le cose molto più direttamente in un lavoro quotidiano a contatto con le persone tra banchetti e volantinaggi.
L'associazione ha preso nome "LiberaMente" ma la prima cosa che dovrebbe fare è liberare la propria mente da certi meccanismi che si danno per scontati ma che portano inevitabilmente al fallimento dei tentativi di rinnovamento della politica.
Mi piacerebbe trovare altre persone interessate a proporre occasioni di formazione e riflessione perché ho paura che altrimenti ancora una volta i giovani che si sono avvicinati alla politica rimarranno scottati e non avranno gli strumenti per evitare i verticismi e i leaderismi ma si limiteranno a lasciar perdere tutto. Se qualcuno ne ha voglia mi trova al 2476295. La politica si impara facendo e riflettendo: è un'arte molto bella ma difficile che richiede pazienza ed attenzione.

Carlo Schenone

Striscia l'impudicizia
Vi ricordate le ultime elezioni, quando è stato eletto a Sindaco Pericu? Durante la campagna elettorale consigliere di circoscrizione del PDS e un consigliere comunale della lista Sansa andavano infilando striscioline di propaganda nelle cassette delle lettere insieme. Sulla strisciolina del candidato al consiglio comunale c'era scritto "Puoi anche votare C...., per il Consiglio Comunale, votando un altro candidato Sindaco. Traccia una X sul simbolo e scrivi accanto il cognome del candidato al consiglio comunale, poi traccia una X sul candidato sindaco prescelto". Nel senso: "muoia Sansa ma non il filisteo". Dire i nomi è diffamazione?

Carlo Schenone

Educatori
In questo ultimo scorcio di anno ci hanno lasciato due grandi personaggi che hanno messo al centro della loro vita l'educazione: Danilo Dolci e Alberto Manzi.
Dolci ha saputo essere attivo propugnatore dell'azione nonviolenta lasciando la sua casa al nord per trasferirsi nelle campagne della Sicilia ad organizzare coi contadini le lotte per avere l'acqua il cui controllo da parte delle famiglie mafiose permetteva di soggiogare intere regioni siciliane. Pur col suo carattere duro e a volte poco umile, ha saputo far crescere nei contadini siciliani una coscienza politica e civile di grande spessore che ebbe un nuovo momento di riscatto nei giorni del terremoto di Gibellina. Più noto all'esterno dove ha anche ricoperto incarichi universitari in cui divulgare i metodi e le teorie sperimentate nelle campagne siciliane, ebbe anche una notevole produzione poetica.
Alberto Manzi, pur essendo rimasto nel cuore di tanti adulti e bambini che hanno seguito la sua voce dolce e il suo sorriso sereno nelle lezioni che negli anni 60 hanno dato gli strumenti minimi ma indispensabili per poter partecipare degnamente alla vita civile, è stato ricordato, perfino dalla televisione che lo ha avuto in quegli anni come protagonista fondamentale, molto sommariamente. Il ricordo delle sue lezioni, che tanto sapevano dare a tutti quelli che le seguivano, non sono bastate a far dimenticare il suo essere personaggio scomodo, artefice di battaglie di principio che negli anni passati hanno dato fastidio ad alcuni potenti, come quando arrivò fino a farsi destituire dalla scuola avendo rifiutato il giuramento che era stato imposto a tutti gli insegnanti in quanto riteneva principio fondamentale la libertà di insegnamento non soggiogabile a nessun giuramento che, per altro, per alcuni diventava anche motivo di crisi morale derivante dall'obbligo per i cristiani di non prestare mai giuramento secondo le parole del Vangelo. Nessuno ha ricordato questa ed altre battaglie da lui intraprese per difendere il rispetto di diritti e doveri umani. Forse non molti insegnanti sanno che se ora non è loro richiesto di giurare al momento in cui entrano in servizio è grazie al fatto che Alberto Manzi alla fine vinse la sua battaglia ricorrendo fino alla Corte Costituzionale. Io lo conobbi personalmente quando Romano Prodi venne con l'allora ministro della Pubblica Istruzione Giancarlo Lombardi a presentare quello che veniva definito il primo punto del programma elettorale dell'ulivo: la Scuola. Il suo intervento accorato sull'importanza della scuola mi venne chiarito dalle sue parole a quattr'occhi quando si leggeva nei grandi occhi la paura che le promesse, come appare adesso, sarebbero rimaste tali. Dei tre solo Prodi è rimasto in sella. Lombardi è stato sacrificato perché troppo lontano dai partiti e dai loro giochi e Manzi, tornato a fare il sindaco della sua cittadina è stato ricordato molto marginalmente anche dalla televisione che da mezzo di diffusione di cultura e coscienza del tempo delle sue lezioni sempre più diventa mezzo di ottundimento e inganno delle persone.

Carlo Schenone

Ricapitolando
Gli scritti firmati rispecchiano le idee dell'autore che se ne assume la responsabilità.
Chi è interessato a continuare a ricevere NetWork può richiederlo allo 010-2476295 o all'e-mail sotto indicato versando un contributo minimo di 15.000 lire per coprire le spese di stampa e spedizione di un anno.
Indirizzo temporaneo di DeP:
vico del fieno 5/7, 16123 Genova.
Telefono temporaneo di DeP:
010-2476295
e-mail: dep_ge@geocities.com
http://www.geocities.com/CapitolHill/Senate/1326
contributi tramite:
La Bottega Solidale scrl

DeP